Rivoluzione Micro Quattro Terzi


Il 5 Agosto la Panasonic e la Olympus hanno annunciato il rilascio del sistema “Micro Four Thirds”, un evoluzione di quel progetto lanciato da Olympus e Kodak alla Photokina nel 2002.

Sei anni fa non aveva raggiunto il suo scopo, fermare il dominio sul mercato delle due case Nikon/Canon.

Oggi invece questo sistema permette la fabbricazione di fotocamere molto compatte (più piccole di circa 1/3 rispetto alle classiche reflex), dotate del sistema Live View.

Un’altra novità è l’aggancio a baionetta, che avrà ora un diametro di 44mm e sarà dotato di 11 contatti elettrici, per permettere gli scambi di informazioni tra corpo e obiettivo. Quale sarà il tipo di otturatore scelto resta ancora un mistero. Questo sistema non potrà però chiamarsi propriamente “Reflex”, in quanto non dotato del classico specchio a 45° che riflette i raggi luminosi che formano l’immagine sul sensore.

La Micro Quattro Terzi permetterà quindi di avere fotocamere di alta qualità con obiettivi intercambiabili. Al giorno d’oggi l’unica fotocamera non-Reflex dotata di ottica intercambiabile è la Leica M8, strumento comunque abbastanza ingombrante e abbastanza costoso.

Un’ulteriore novità è il sensore, che riprende l’idea dei classici APS-C (sensori standard per Reflex di fascia media e bassa): con questo sistema il cerchio d’immagine, insieme al sensore ridotto permette ai fasci luminosi di raggiungere in modo quasi totalmente parallelo il sensore, guadagnando molto in termine di qualità dell’immagine. Le sue dimensioni ridotte aumentano però la densità dei pixel per cm quadrato (una densità di 8MP su questo sensore è pari a una densità di 10MP su normali APS-C) e il fattore di conversione di 2x limita le prestazioni dei super-grandangolari, costringendo a munirsi di focali spinte intorno ai 12mm per raggiungere buoni risultati.

E’ intanto uscito il primo modello di MQT, la Panasonic Lumix G1.

La caratterizzano un sensore Live-MOS da 12MP , il sistema MQT, e un peso notevolmente ridotto: solo 385grammi.

Obiettivi intercambiabili, funzioni completamente automatizzate (a scelta) grazie all’autofocus, riconoscimento dei volti e regolazione degli Iso e espozisione.

Informazioni più dettagliate sui prezzi e ulteriori dettagli saranno disponibili tra qualche settimana.

 

In conclusione il MQT ha quindi il suo punto di forza nella possibilità di fabbricare fotocamere dalle dimensioni ridotte e compatte, permettendo la stessa resa ottimale di immagine dell’odierno sistema Quattro Terzi, ma con la possibilità appunto di ridurne notevolmente le dimensioni.

 

 

 

 

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