I filtri GND (graduated neutral density)


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I nostri occhi sono eccezionali: se siete in una stanza buia con una finestra da cui entra della luce, sarete in grado di vedere in modo perfetto sia la zone più scure (la stanza) sia quelle più chiare (la luce della finestra).

Le fotocamere, invece, non si comportano allo stesso modo: se scattaste una foto in una situazione come quella descritta prima, il risultato più probabile consisterebbe in una fotografia in cui la stanza è ben esposta (in termini di luminosità), ma al posto della finestra vedreste una macchia bianca. Questo è dovuto al fatto che le macchine fotografiche non sono in grado di catturare in modo uniforme elevate differenze di luminosità (o la stanza è esposta bene e la finestra è totalmente bianca, o la finestra ha la giusta esposizione mentre la stanza è completamente nera).

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Nella fotografia di paesaggio si riscontra spesso questo problema e in particolare le zone di diversa luminosità sono il cielo e la “terra”, il primo molto più luminoso.


Si ricorre quindi a specifici filtri, chiamati “Graduated Neutral Density” (o GND, abbreviati), che in italiano vorrebbe dire “filtri a densità neutra graduata”.  Nella zona superiore, dove il filtro è più scuro, la quantità di luce che lo attraversa è minore; in questo modo meno luce arriva al sensore (o alla pellicola) e questo permette di ridurre la differenza di luminosità di una scena.


e grandezze), ognuna delle quali riduce di un preciso numero di stop la luce che colpisce il sensore (o la pellicola). Precisamente le intesità più comuni sono: 0.3 (riduce di 1 stop), 0.6 (riduce di 2 stop), 0.9 (riduce di 3 stop). Meno comuni sono 0.45 (riduce di 1,5 stop) e 1.2 (riduce di 4 stop).

Esistono tre categorie di filtri GND:

  • I filtri SOFT Edge
  • I filtri HARD Edge
  • I filtri REVERSAL

I filtri possiedono una sfumatura del grigio più “dolce” e questo li rende i più versatili e generalmente anche i più utilizzati, poichè si adattano anche a scene in cui l’orizzonte non è perfettamente piatto, ma sono presenti magari degli alberi in primo piano che si stagliano contro il cielo, o delle montagne.

I filtri hanno invece una sfumatura più marcata e le due metà del filtro sono nettamente separate tra di loro da un passaggio repentino. In genere vengono utilizzati quando si fotografa ad esempio il mare, in cui l’orizzonte è lineare, o in tutte quelle situazioni in cui la zona da filtrare (il cielo).

I filtri REVERSAL sono più rari e meno utilizzati. Sono stati pensati principalmente per scene in cui si inquadra il sole all’orizzonte durante i tramonti. La zona più scura si trova al centro e sfuma gradualmente sia verso l’alto che verso il basso, proprio poichè la zona di maggiore luminosità (il sole) si trova verso il centro del fotogramma.


Per montare i filtri sull’obiettivo è necessario acquistare altre due componenti: l’ ortafiltri) e l’ (anello adattatore).

 

Visto che ogni obiettivo ha un proprio diametro, per montare l’holder bisogna utilizzare l’adaptor ring (anello adattatore) che deve essere specifico per il diametro della lente e che, come dice il nome, “adatta” il portafiltri all’obiettivo. Questo anello va posizionato sulla parte frontale della lente, avvitandolo come un normale filtro circolare. Successivamente, sopra di esso, va posizionato l’holder. Abbiamo quindi uno schema obiettivo-anello-holder.


Come abbiamo detto in precedenza, lo scopo dei filtri GND è quello di abbassare la gamma dinamica della scena. . In genere i soft edge in genere vengono utillizati quando la linea dell’orizzonte non è “retta” o (approssimabile come tale), ad esempio se state fotografando da una stretta valle o avete degli alberi che si stagliano contro il cielo. Al contrario se state fotografando un tramonto al mare, gli hard edge sono quasi sempre la miglior scelta. Ricordatevi che, nei casi più “dubbi”, è possibile usare una combinazione hard-soft in modo da avere una via di mezzo.

; una scena a forte contrasto tra le zone illuminate e quelle in ombra richiederà filtri più “forti”, magari un 0.9 (riduce di 3 stop). Per scene invece a basso contrasto può essere sufficente anche un 0.3 ( da 1 stop).

Come scegliere? Prima di tutto misurate separatamente (preferibilmente con la misurazione spot, scriverò a breve un articolo su come esporre in modo preciso utilizzando questo tipo di misurazione) il cielo e la zona “di terra”. Calcolate quindi la differenza di luce in termini di stop, in modo da poter calcolare  in modo preciso qual’è la corretta intensità da utillizare.

Ecco un esempio su come effettuare tale calcolo: prima di tutto bisogna sapere che raddoppiando il tempo di scatto si aumenta l’esposizione di uno stop. Quindi se, dato un fissato valore di diaframma, per il paesaggio l’esposimetro da come valore 1/25 mentre per il cielo da 1/100, visto che 25*2*2=100, il tempo di posa per il cielo è due volte il doppio di quello del paesaggio, ossia 2 stop. Sappiamo ora quale filtro adoperare (un 0.6).


Esistono diverse marche di filtri GND, ne elencherò le principali evidenziandone le caratteristiche principali ed ordinandoli in base ai prezzi (ordine crescente).

Nota: i filtri GND sono di difficilissima reperibilità nei negozi “fisici”, in quanto quasi tutti provenienti dalla Gran Bretagna. Generalmente, quindi, si comprano da venditori su internet.

: sono i filtri GND più economici e anche i peggiori, in quanto tendono ad introdurre delle forti dominanti di magenta. Sono comunque una buona scelta perchè non vuole praticare in modo troppo “serio” la fotografia paesaggistica.  I filtri GND della Cokin si dividono in due categorie: i filtri in formato P e Z. I primi sono piccoli (85mm sul lato lungo) e vengono montati su un holder anch’esso più piccolo e sono adoperati principalmente con obiettivi non grandangolari e di piccolo diametro ( in genere 52/58mm). I filtri di serie Z sono più grandi e vengono adoperati con obiettivi grandangolari e di diametro maggiore (generalmente 77mm). Se volete approfondire l’analisi dei Cokin serie Z leggete

-Insieme ai LEE sono i più utilizzati dai professionisti e dai fotoamatori “evoluti”. Sono il miglior compromesso prezzo/qualità, anche se non sono propriamente economici (come ogni cosa che abbia a che vedere con la fotografia, purtroppo). Esistono di varie grandezze (85x85mm, 100x125mm,100x150mm). Se dovete usare obiettivi di focale media o lunga basta la serie da 85mm, se invece dovete usare obiettivi grandangolari o ultra-grandangolari vi consiglio la serie 100x125mm. Esistono anche vari tipi di holder: i “100” che si usano con i filtri da 100×125 o 100×150, gli “85” che si usano con i filtri da 85×85 (entrambi i 100 e 85 esistono in due versioni, da 2 slot o 3 slot per i filtri a seconda che se ne vogliano montare massimo 2 o 3 contemporaneamente) e l’holder “wide angle” che è fatto appositamente per obiettivi ultragrandangolari e può contenere massimo 2 filtri (2 slot). Il si comprato da loro tutto il mio set di filtri,holder e anello adattatore. Consigliatissimi! Il link qui sopra vi darà inoltre una idea sui prezzi. Io posseggo questi filtri e mi ci trovo benissimo; molti professionisti sostengono che questi filtri abbiamo delle leggere dominanti quando usati in combinazioni come 0.9+0.6. Personalmente non ho notato dominanti nelle mie foto, ma farò sicuramente una recensione più avanti per verificare questo fatto.

Insieme agli Hitech sono i più utilizzati dai professionisti e dai fotoamatori “evoluti”. Molto costosi (un set completo per paesaggi può costare sui 450€) hanno però una qualità eccelsa, in quanto non introducono dominanti di colore. Per quanto riguarda funzionamento e dimensioni dei filtri valgono le stesse cose dette per gli hitech. Da sottolineare è il fatto che l’holder della lee ha delle filettature su cui montare i filtri che si possono facilmente aggiungere o togliere, in modo da poter scegliere quanti slot per filtri tenere. Il sito web forse più famoso (e affidabile) dove comprare i Lee è onsigliatissimi! Il link qui sopra vi darà inoltre una idea sui prezzi.

– SINGH-RAY: a prezzi addirittura superiori ai Lee sono anche questi di eccelsa qualità. Ulteriori informazioni sul sito ufficiale:

 

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15 risposte a I filtri GND (graduated neutral density)

  1. Fabrizio ha detto:

    Interessante articolo, mi hai chiarito i dubbi sulla scelta della gradazione dei filtri. Anche io ho il set della Lee, ma sinceramente la scelta, su quale dei tre utilizzare, relativamente alla luce presente, è sempre stata un po’spannometrica.
    Complimenti comunque per il blog che si sta sviluppando davvero bene,con articoli utilissimi.
    Ciao
    Fabrizio

  2. ubuntolaio ha detto:

    Ciao, bellissimo articolo.

    Se volessi acquistare un kit che andasse bene sia per il canon 24-70 che per il canon 17-40 dovrei prendere:

    1-anello ultra-wide della lee
    2-portafiltri della lee ( sono tutti uguali come dimensioni? )
    3- vari filtri ( di che dimensioni li devo prendere????)

    Posso comprare i filtri della Hitech? Sono buoni?
    Grazieeeee

    • non vorrei risultare antipatico, ma la metà delle domande che mi vengono poste qua in realtà trovano risposta nell’articolo stesso,basta leggere con più attenzione.
      ad ogni modo, dovresti anche dirmi su che fotocamera utilizzeresti il 17-40 e il 24-70, se su fullframe allora dovresti prendere i filtri almeno da 100×125.
      gli hitech son molto buoni, sono quelli che uso io.

      buona giornata,
      Niccolò

      • ubuntolaio ha detto:

        lol hai ragione, il mio dubbio principale riguardava le dimensioni dei filtri per paura della vignettatura.
        Come macchina uso una 5D II e una 50e analogica.

        Grazie

  3. Mauro ha detto:

    Ciao,
    l’articolo è molto chiaro, complimenti.
    Volevo chiederti un consiglio visto che tu hai gli Hitech ma non ho capito di che dimensioni e su quali obiettivi li utilizzi. Io ho una EOS450D e volevo dei filtri DNG per utilizzarli sia con il 17-85 ma soprattutto con 10-24, quindi volevo sapere se qs filtri (84mmx110mm) a cui sono orientato: (http://teamworkphoto.com/shop/index.php?main_page=product_info&products_id=10288) riesco ad utilizzarli anche a 10mm.

    Grazie in anticipo
    Mauro

    • Ciao e grazie per essere passato.

      A 10mm su apsc ti consiglio i filtri da 100×125.
      Ricordati però di comprare l’holder wide angle, quello normale vignetta.

      Il link che hai messo mi da errore comunque!

      Niccolò

  4. Temitope.A ha detto:

    Anche se sono un inetto in fotografia mi ha comunque catturato la tua spiegazione, interessante a dir poco. Complimenti.

  5. Lordcasco ha detto:

    Tutto quello di cui avevo bisogno… grazie mille!

  6. marcopb ha detto:

    Molto chiaro!!!
    Perche’ non scrivi qualcosa di analogo sui filtri ND utili per ridurre la luce ed aumentare l’esposizione anche di giorno.

  7. Marinaio ha detto:

    Niccolo’ come si fa a scegliere la taglia giusta dei filtri Lee, ho visto che ce ne sono di varie misure

  8. Marinaio ha detto:

    Ottimo articolo Niccolo’. Tu usi anche il polarizzatore con il supporto per i filtri Lee?

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